Recentemente sono emerse interessanti informazioni riguardanti il tanto discusso Piano Industria 5.0, frutto di un lavoro di elaborazione condotto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il quale sarà finanziato con un considerevole investimento di 6,3 miliardi di euro provenienti dal RepowerEu.

Secondo quanto riportato dal prestigioso quotidiano economico Il Sole 24 Ore, datato 31 Gennaio 2024, il Credito d’Imposta Industria 5.0 si distinguerà per la sua complessità, prevedendo ben nove diverse aliquote agevolative, che potranno raggiungere un massimo del 45%, accompagnate da una procedura di doppia certificazione.

Tuttavia, è fondamentale analizzare attentamente i dettagli che hanno animato le discussioni nelle ultime ore.

I Requisiti per accedere al Credito d’Imposta Industria 5.0

Le aziende che intendono accedere al Credito d’Imposta Industria 5.0 dovranno impegnarsi in nuovi investimenti nel biennio 2024-2025, volti a migliorare l’efficienza energetica aziendale di almeno il 3%, o del 5% specificatamente nel processo produttivo coinvolto dall’investimento. Tali investimenti riguarderanno esclusivamente beni strumentali 4.0, sia materiali che immateriali, caratterizzati da un elevato livello tecnologico e interconnessi ai sistemi di produzione aziendali.

Questi sono i requisiti fondamentali per poter richiedere il tanto atteso incentivo 5.0, il quale, se rispettati, consentirà di includere tra i costi agevolabili anche quelli relativi a:

  • L’acquisizione di beni necessari per la produzione e il consumo interno di energia rinnovabile, con esclusione delle biomasse.
  • La formazione in competenze per la transizione ecologica, erogata da entità esterne all’azienda, con un limite massimo del 10% dell’investimento complessivo e un massimo di 300.000 euro.

Le Novità

Le aziende che si distinguono per investimenti innovativi orientati alla doppia transizione energetica, abbracciando sia l’aspetto ecologico che digitale, potranno beneficiare di un credito d’imposta che può arrivare fino al 45% dei costi agevolabili, un aumento significativo rispetto al precedente 20% offerto dal credito d’imposta 4.0.

L’ammontare dell’aliquota agevolativa varierà in base all’entità dell’investimento e al livello di risparmio energetico ottenuto. Si prevedono nove aliquote così distribuite:

  • 35% – 40% – 45% (classi energetiche I-II-II) per investimenti fino a 2,5 milioni di euro.
  • 15% – 20% – 25% (classi energetiche I-II-II) per investimenti da 2,5 milioni a 10 milioni di euro.
  • 5% – 10% – 15% (classi energetiche I-II-II) per investimenti da 10 milioni a 50 milioni di euro.

Ma le novità non si esauriscono qui. In ottemperanza alle richieste della Commissione Europea, affinché la misura possa essere approvata, i progetti innovativi dovranno essere supportati da una doppia certificazione:

  • Una certificazione “ex ante”, redatta da un valutatore indipendente, che attesterà il rispetto dei requisiti di base per l’ammissibilità all’agevolazione, in particolare per quanto riguarda la riduzione dei consumi energetici.
  • Una certificazione “ex post”, che attesterà l’effettiva realizzazione del progetto.

Per confermare le anticipazioni divulgate, si dovrà ora attendere l’imminente pubblicazione del decreto ufficiale.