Per aiutare i Paesi europei a gestire più facilmente i rifiuti sono stati stabiliti una serie di codici che possono identificare ogni tipo di scarto a livello europeo, ovvero i codici CER. Attraverso questa nomenclatura gli scarti possono essere individuati allo stesso modo in più Stati.
I codici CER possono essere definiti come gli elementi che compongono il Catalogo Europeo dei Rifiuti. Con questo termine si indica un metodo di classificazione e una lista di codici che identificano i rifiuti.
Originariamente questi codici erano 839 e oggi sono in continuo aggiornamento. In Italia questa nomenclatura viene utilizzata a partire dal 1° gennaio 2002
Il codice presenta solitamente 6 cifre che identificano una particolare provenienza del rifiuto e/o il processo produttivo da cui è originato lo scarto.
Inoltre, possono aiutare anche a individuare il grado di pericolosità. Infatti gli scarti pericolosi vengono individuati con un asterisco * dopo le cifre.
Ecco l’elenco dei codici CER principali:
01 00 00: Rifiuti derivanti dalla prospezione, l’estrazione, il trattamento e l’ulteriore lavorazione di minerali e materiali di cava;
02 00 00: Rifiuti provenienti da produzione, trattamento e preparazione di alimenti in agricoltura, orticoltura, caccia, pesca e acquacoltura;
03 00 00: Rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di carta, polpa, cartone, pannelli e mobili;
04 00 00: Rifiuti della produzione conciaria e tessile;
05 00 00: Rifiuti della raffinazione del petrolio, purificazione del gas naturale e trattamento pirolitico del carbone;
06 00 00: Rifiuti da processi chimici inorganici;
07 00 00: Rifiuti da processi chimici organici;
08 00 00: Rifiuti da produzione, formulazione, fornitura ed uso di rivestimenti (vernici e smalti vetrati), sigillanti, e inchiostri per stampa;
09 00 00: Rifiuti dell’industria fotografica;
10 00 00: Rifiuti inorganici provenienti da processi termici;
11 00 00: Rifiuti inorganici contenenti metalli provenienti dal trattamento e ricopertura di metalli;
12 00 00: Rifiuti di lavorazione e di trattamento superficiale di metalli e plastica;
13 00 00: Oli esausti (tranne gli oli commestibili 05 00 00 e 12 00 00);
14 00 00: Rifiuti di sostanze organiche utilizzate come solventi;
15 00 00: Imballaggi, assorbenti, stracci, materiali filtranti e indumenti protettivi;
16 00 00: Rifiuti non specificati altrimenti nel Catalogo;
17 00 00: Rifiuti di costruzioni e demolizioni;
18 00 00: Rifiuti di ricerca medica e veterinaria;
19 00 00: Rifiuti da impianti di trattamento rifiuti, impianti di trattamento acque reflue fuori sito e industrie dell’acqua;
20 00 00: Rifiuti solidi urbani ed assimilabili da commercio, industria ed istituzioni inclusi i rifiuti della raccolta differenziata;