Attualmente le imprese italiane sono da top ten in Europa per digitalizzazione. Non siamo un paese super digitalizzato, anzi a penalizzare l’Italia sono la scarsa digitalizzazione della Pubblica Amministrazione (25esimo posto) e la carenza di competenze (24esimo), mentre per le imprese siamo all’8° posto.
Quali sono ancora i limiti che trattengono le imprese?
Le imprese hanno ancora una percezione troppo elevata del proprio livello di maturità digitale. Le grandi aziende attestano un livello di maturità digitale del 90%, nelle medie imprese il valore scende al 71,6%, nelle piccole al 65%. In realtà c’è una grande differenza: il gap medio rilevato in base ai dati ISTAT è pari al 30,6%. Anche sul fronte e-commerce siamo relativamente indietro: oltre la metà delle aziende non ha canali digitali per il B2B e una su quattro non ne valuta l’adozione. Sul B2c i dati sono migliori ma comunque bassi (solo il 33%). Fra le analisi della criticità di questo gap di digitalizzazione emergono i seguenti fattori:- Mancanza di interesse strategico.
- Prodotti e servizi non adatti al canale online.
- Necessità di relazione umana per l’acquisto.
- Controparti che non hanno il canale online.
- Carenza di personalizzazione delle piattaforme.
- Limiti ai sistemi di pagamento disponibili.
- L’errata percezione della propria maturità digitale.
- La scarsa integrazione di strumenti di pagamento digitale con l’e-commerce B2B.
- La limitata diffusione dell’e-commerce B2B e di nuove forme di pagamento.